Pesca a spinning in torrente in primavera
Da più di un mese siamo nella primavera meteorologica. Anche se il tempo fa le bizze e ci sembra più di essere in novembre che a cavallo tra maggio e giugno, la stagione di riferimento è la primavera: un momento di passaggio per la natura e per i pesci che, di anno in anno, mutano le loro abitudini, abbandonando il letargo invernale ed aprendosi ai tepori estivi. La vitalità delle trote, principali protagoniste dello spinning in torrente, cambia repentinamente. Diventano più voraci e seguono l'istinto predatorio, donandoci finalmente la possibilità di catturare qualche bell'esemplare. Inoltre i temporali che si mescolano ai primi caldi, che fanno poi sciogliere le nevi in quota, generano a livelli idrici più alti. L'apporto nutritivo per le trote aumenta, quindi l'ecosistema si risveglia e la stagione entra nel vivo. Affrontare questo momento nel modo giusto è fondamentale, sia per catturare l'esemplare da sogno, sia per divertirsi col massimo appagamento fisico e mentale. Tornare a casa con tante belle fotografie ricordo, lontani dall routine giornaliera, immersi nella natura di un torrente, è una grande soddisfazione. Per far si, però, che tutto si trasformi in questo splendido quadretto, bisogna necessariamente seguire una serie di consigli per un approccio metodico al torrente. Altrimenti si rischia di sbagliare e di fare cappotto o, al massimo, pescare qualche esemplare insignificante che vanifichi gli sforzi.
Pesca a spinning in torrente
Dimentichiamo gli scenari dell'apertura. Freddo, neve, acqua ghiacciata che scorre lentamente. Il torrente è mutato. Il verde fa da padrone. L'acqua ha una temperatura più alta, è limpida (talvolta però può essere tinta di bianco per via dello scioglimento delle nevi) e ben popolata da trote in caccia di prede. Lo spinning si configura come una tecnica assolutamente catturante, nonchè affascinante. Si risale il torrente con le gambe in acqua, zainetto in spalla e canna alla mano. Si va alla ricerca di piane, buche, raschi, cascatelle e tutto ciò che i torrenti alpini e appenninici possono offrire. Il modo migliore per iniziare le danze è scegliere attrezzature medio-leggere, evitando canne rigide e artificiali particolarmente pesanti. Non servono a nulla. Meglio invece una canna morbida da 1,80/2 metri, un mulinello di taglia piccola (2000/2500) e qualche esca ultraleggera, possibilmente cucchiaino o piccoli minnow. Perchè? Semplice. La leggerezza, anzi la raffinatezza paga sempre. Tenteremo la cattura di trote autoctone come le fario o marmorate con cucchiaini rotanti di taglia leggera e media, come il 6 o il 9 (per usare le misure dei comuni Panther Martin). Ciò avverrà nei torrenti di collina o di montagna, mentre in quelli di fondovalle, dove le portate sono maggiori per via dell'apporto di eventuali immissari, utilizzeremo solitamente la taglia 9 (in casi esagerati passeremo al 12). Se i cucchiaini rotanti non dovessero sortire risultati, la scelta ricadrà su piccoli minnow oppure su ibridi ovvero cucchiani con esca siliconica integrata. Scopriamo assieme le proposte di Pescaloccasione per la pesca a spinning in torrente.
Esche artificiali per lo spinning: cucchiaini e minnow
La Kolpo, marchio distribuito da Pescaloccasione, propone due esche artificiali concepite per la pesca in acque correnti che ben si adattano alle esigenze dello spinning in primavera. La prima è il cucchiaino rotante (https://www.pescaloccasione.it/esche-naturali/cucchiaino-martin-rosso-paletta-argento ) di colore tigrato, rosso e nero, con paletta argentata e ancoretta. Trattasi di un'esca universale per pescare le trote in torrente, disponibile in grammature che vanno dalla 3 alla 12 grammi. Sarà la prima esca che utilizzeremo una volta giunti sullo spot. Il cucchiaino, infatti, permetterà di esplorare tutti gli angoli del torrente e stuzzicherà l'aggressività delle trote che si vedranno disturbate da un elemento esterno. Nei tratti del torrente in cui l'acqua scorre più impetuosa, oppure in presenza di grosse buche o piane con acqua lentissima, si potrà valutare l'impiego di minnow, proprio come il Kolpo Vita 80 (https://www.pescaloccasione.it/esche-artificiali/minnow-pesca-spinning-kolpo-vita-80 ). È un minnow di 8 centimetri dal peso di 6 grammi, con azione affondante, dotato di due ancorette: una in coda e una sulla pancia del pesciolino. Il suo movimento a zig-zag, se opportunamente manovrato, offrirà una grande opportunità al pescatore per stimolare grosse trote fario e marmorate, solitamente oltre i 50 centimetri. Questi pesci, infatti, stazionano nelle pozze e restano in attesa di un succulento boccone, proprio come il Kolpo Vita 80.
Utili consigli per non sbagliare
"Lo spinning è emozione", citando una frase di Cazzola, gran pescatore e giornalista di pesca. Emozionarsi sarà facile quando le trote inseguiranno l'artificiale fino all'ultimo, mostrandoci il lato nascosto dell'aggressività anche ad occhio nudo. E se le cose dovessero andare diversamente? Non spaventatevi. Non demoralizzatevi. Nello spinning in torrente è normale alternare dei momenti di magra a attimi di euforia colletiva con molteplici catture. Sarò possibile, inoltre, vedere torrenti in piena al mattino, dopo un'abbondante pioggia notturna e quasi in secca alla sera, quando l'effetto delle precipitazioni si sarà esaurito. Basterà adattarsi e sfruttare i repentini cambiamenti del torrente per insidiare i salmonidi nel momento favorevole. Occorrerà altresì fare attenzione al fattore luce, che con l'aumentare dell'insolazione tende a divenire fondamentale. Nei torrenti di montagna particolarmente infrascati, la vegetazione ripariale consente la pesca più o meno durante tutte le fasce orarie, perchè si sfrutta al massimo il fattore ombra offerto dalla natura. Nei torrenti di fondovalle o in zone con pochi alberi a proteggerci dalla luce, sarà preferibile andare a pesca all'alba o nel tardo pomeriggio. Si eviterà, così, la pesca nelle ore centrali del giorno, quando le trote potranno individuare il pescatore con maggiore facilità e scappare al minimo cenno di presenza umana. Infine, tenete d'occhio anche le possibili semine. Se la pesca sarà rivolta a pesce selvatico, l'insieme dei consigli appena citati diventerà un vademecum da seguire alla lettera. Con l'introduzione di materiale adulto, invece, potreste notare comportamenti differenti: trote selvatiche indifferenti a cucchiaini e minnow, trote di semina aggressive ed affamate anche in pieno giorno!
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