Mulinelli: storia e tipologie
Storia dei mulinelli
Ebbene si , è nato prima il mulinello che la canna da pesca...o meglio quello che può essere considerato l' antenato del mulinello ovvero un semplice pezzetto di legno con del filo avvolto intorno e sembrerebbe che furono gli egiziani i primi ad utilizzare questo stratagemma per avvolgere la lenza, poi tra l' altro questo sistema è ancora utilizzato presso alcune tribù in diversi parti del mondo.
Raccoglitori di filo più elaborati venivano usati in Cina già dal 300 , successivamente sempre in Cina in un periodo di tempo che va tra il 900 e il 1100 i mulinelli vengono montati sulle prime canne da pesca e da qui in poi verranno prodotti modelli sempre più elaborati fino ad arrivare a quelli dei nostri giorni.
In Europa invece i primi mulinelli rudimentali compaiono attorno al 1600, i primi modelli erano fatti in legno ed erano come quelli che si usano ancora oggi per la pesca a mosca, ovvero con perno centrale. Nel 1800 questi mulinelli cominciano ad essere montati su canne anellate e verso la metà del secolo stesso viene brevettato il primo sistema a meccanismo frenante (la frizione) che ne migliorò di molto le prestazioni, successivamente a fine '800 viene brevettato in America il primo mulinello a bobina fissa, studiato per poter contenere più filo, poter effettuare lanci più lunghi ed evitare che il filo si ingarbugliasse come succedeva spesso con gli altri modelli, da qui in poi nell'arco di una cinquantina d'anni l' evoluzione procedette molto velocemente e si arrivò a modelli molto simili a quelli con i quali peschiamo ai giorni nostri.
Tipologie di mulinelli e i loro utilizzi.
A differenza di qualche decennio fa, quando con un mulinello ci si facevano tutti i tipi di pesca, ad oggi abbiamo la fortuna di poter trovare in commercio una moltitudine di mulinelli specifici per varie pesche, troviamo mulinelli con frizione anteriore, frizione posteriore, quelli con le frizioni rapide e quelli con la frizione a leva, mulinelli da carpfishing con il baitrunner, ovvero un sistema di frizione ausiliare che si inserisce una volta che la canna è stata messa in pesca ed una volta che il pesce ha abboccato con un semplice giro di manovella si sblocca ed entra automaticamente in funzione la frizione principale.
Esistono inoltre una moltitudine di mulinelli per lo spinning e i loro cugini, quelli da baitcasting, mulinelli sempre utilizzati per lo spinning, ma a bobina rotante, dotati di freno magnetico e freno meccanico per regolare la rotazione della bobina, vengono montati su canne apposite e sono molto apprezzati da tantissimi pescatori, altri mulinelli a bobina rotante sono utilizzati maggiormente per lo slow pitch, per il surf casting, e per la traina, naturalmente per ogni tipo di pesca il mulinello sarà di un modello e di una misura diversa. Ci sono poi i mulinelli a bobina chiusa, usati prevalentemente per la pesca della trota al tocco con le canne tele regolabili, invece i mulinelli usati per la pesca all'inglese e per la pesca a feeder sono solitamente i match, ovvero mulinelli con bobina larga e poco profonda per aiutarci sia nella fase di lancio che di recupero.
Le caratteristiche principali che un pescatore osserva in un mulinello al momento dell'acquisto sono in un primo momento naturalmente le qualità meccaniche, poi a seconda dell'impiego che ne dovrà fare il rapporto di recupero, il drag e la capacità del filo. Come caratteristiche meccaniche sicuramente la prima caratteristica che si nota quando si prende in mano un mulinello è la sua stabilità e la fluidità, poi si controlla il meccanismo di chiusura dell'archetto e si passa alla conta dei cuscinetti, ma c'è sempre da tenere in considerazione che in commercio si trovano mulinelli meccanicamente perfetti e che montano 4/5 cuscinetti e risultando molto più affidabili di altri che ne montano molti di più, questo ci fa capire che è più importante la qualità dei materiali utilizzati per assemblarli che la quantità di cuscinetti montati.
Il rapporto di recupero del mulinello è molto importante a seconda del tipo di pesca che facciamo, questo determina quanti giri effettua il rotore ad ogni giro di manovella ad esempio un mulinello con un recupero di 4,5:1 avrà il rotore che farà quatto giri e mezzo ad ogni giro completo di manovella, questo è considerato un recupero lento, caratterizza i mulinelli che vengono usati per pesche più pesanti come il surf casting essendo questi attrezzi simili a trattori.... lenti e inesorabili. Il recupero lento non vuol dire necessariamente che il mulinello recupera poco filo, infatti mulinelli da surf e da bolentino compensano il recupero con lì ampiezza della bobina, quindi avremo mulinelli con recupero lento, ma che ogni giro di bobina recuperano anche fino ad un metro di filo. Il drag invece sarebbe la potenza della frizione, il tiro, ad esempio un mulinello potente avrà almeno 7/8 kg di drag e sarà impiegato per pesche come il feeder, o lo spinning per grandi prede come lucci in acqua dolce o serra in mare, esistono mulinelli a bobina fissa che hanno anche fino a 25 kg di drag e vengono usati per la pesca di grossi pesci tipo siluri o tonni.
Come ultima caratteristica andiamo a vedere la capacità del filo che è data dal tipo di bobina, naturalmente se dovremo andare a fare ad esempio light spinning cercheremo un mulinello di piccole dimensioni tipo una misura 1000 o 2000 dove monteremo un filo di diametro basso e di conseguenza ci vorranno meno metri per riempirlo rispetto ad un mulinello di misura maggiore.
Conclusione
Grazie alle tecnologie moderne ad oggi possiamo trovare prodotti all'avanguardia a prezzi molto ragionevoli ed inoltre abbiamo la possibilità di scegliere mulinelli adatti a noi nei minimi particolari, grazie alla grande varietà che si trova in commercio.
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