I migliori posti dove pescare in Basilicata
La Basilicata è una regione del sud Italia che vanta ottimi spot di pesca, sia in acqua dolce che in mare. Nel 2019 sarà sotto i riflettori per Matera, eletta Capitale Europea della Cultura. Probabilmente, visti i flussi turistici attesi per l'evento, sarà oggetto anche di visite da parte di pescatori che approfitteranno delle ferie estive per scoprire un angolo d'Italia molto pittoresco assieme alla famiglia, senza dimenticare la canna da pesca nel porta bagagli.
La Basilicata, chiamata anche Lucania, offre spazio infatti non sono alla cultura, all'arte e alle delizie del palato, bensì anche alle attività ricreative come la pesca sportiva. Quindi partiamo per un viaggio che ci porterà in quattro spot, tre di acqua dolce ed uno di acqua salata, meritevoli di una visita durante un tour della Basilicata da costa a costa.
Lago di San Giuliano a Matera
Il Lago di San Giuliano è una diga artificiale nata dallo sbarramento del fiume Bradano. Si trova a pochi chilometri da Matera, è di facile accesso alle sponde e, soprattutto, offre scenari meravigliosi tipicamente collinari. Inoltre una parte del lago è riserva WWF, quindi c'è buona attenzione al decoro e al rispetto delle specie acquatiche, con controlli regolari da parte dei guardiapesca.
Il Lago di San Giuliano è particolarmente ricco di pesci come scardole, abramidi, alborelle, carassi, carpe, cavedani, persici ma, soprattutto, black bass! Il boccalone è la principale attrazione del Lago di San Giuliano, che va pescato prima del periodo di frega (metà aprile - fine maggio), con artificiali siliconici quali vermoni e imitazioni di insetti.
Negli ultimi anni si è sviluppato un notevole interesse anche per il carp-fishing, praticabile sia di giorno che di notte, che punta alla cattura di carpe di tutto rispetto, capaci di superare i 15 kg nonostante la giovane età biologica dell'invaso. Tra i punti migliori dove pescare, suggeriamo la zona adiacente alla diga in terra battuta e la zona del ponte sommerso, successiva all'agriturismo l'Assiolo.
In entrambe i punti c'è abbastanza spazio per lasciare l'auto e scendere comodamente lungo le sponde del lago. Le tecniche migliori sono lo spinning, la pesca a ledgering, la pesca all'inglese e la pesca con la canna fissa. È necessario il possesso della licenza di tipo B e non vi sono altri adempimenti da compiere.
Lago Basentello
Restando sempre nella Basilicata più a nord, focalizziamo l'attenzione su un piccolo invaso a metà tra Puglia e Lucania: il Lago Basentello o Lago di Serra del Corvo. Ha origine dallo sbarramento del torrente Basentello e presenta una forma a V con l'unione di due rami lacustri, il primo pugliese e l'altro lucano. In primavera il Lago Basentello offre scorci meravigliosi, simili ai panorami scozzesi con colline verdeggianti baciate dal vento. Non solo... il Lago Basentello è anche un invaso ricchissimo di pesce, ed oggetto di numerose gare. Le prede sono costituite da carassi, scardole, carpe, persici, abramidi.
Le tecniche che vanno per la maggiore sono la pesca con la canna fissa, la roubaisienne e la pesca all'inglese. Il pesce va conquistato in velocità, uno dopo l'altro, ottenendo buoni carnieri anche superiori ai 5 kg di peso in poche ore. La sponda consigliata è quella meridionale, raggiungibile in auto dopo aver oltrepassato la diga. Qui, svoltando a destra, sarà possibile incontrare una strada poco asfaltata che condurrà direttamente sulla sponda.
Si può parcheggiare tranquillamente, lasciando la propria attrezzatura di pesca e rimanere anche in zona per un pic-nic all'aria aperta. Un itinerario di pesca, quindi, per chi vuole esplorare la Murgia appulo-lucana, non molto distante da Matera, sulla via che porta verso i famigerati laghi di Monticchio (dove però la pesca non è molto praticata). È richiesta la sola licenza di tipo B.
Lago di Monte Cotugno
Spostiamoci più a sud, sul versante del fiume Sinni in provincia di Potenza. Qui sorge uno spot tra i più belli del sud Italia e di tutta la Basilicata. Il lago di Monte Cotugno è la prima diga in terra battuta d'Europa, la seconda al mondo. Trattasi di un lago artificiale tra i più grandi d'Italia, che ha lo scopo di rifornire d'acqua la "siticulosa Apulia", ovvero la siccitosa Puglia, traducendo le parole del poeta lucano Orazio Flacco.
Oltre a garantire ottime opportunità per i pescatori, il Lago di Monte Cotugno (conosciuto anche come diga di Senise), consente di praticare sport acquatici come il canottaggio. È popolato da carassi, qualche abramide, scardole, carpe di buona taglia, cavedani, persici sole, black bass e anguille.
Le tecniche che rendono al massimo sono la pesca all'inglese, la pesca con la canna fissa e lo spinning al black bass. Le prime due vanno praticate nella zona dell'ex campo gara, che si trova sul lato di Senise, nei pressi dell'ex campo sportivo. Il fondale degrada lentamente, quindi la profondità non è accentuata e ben si addice alla pesca con le due tecniche succitate.
La pesca al black bass, invece, va praticata solitamente nelle anse che compongono il lago, intersecate dalla "sinnica" ovvero la strada statale che percorre il lago. È necessaria la licenza di tipo B e non sono richiesti altri adempimenti.
Le spiagge di Maratea e la foce del fiume Noce
Percorrendo la strada che da Monte Cotugno porta verso il mar Tirreno, arriviamo a Maratea, perla del Sud. Maratea è una rinomata località di villeggiatura in estate, con migliaia di bagnanti che affollano le spiagge lasciando libero un tratto di costa molto proficuo per la pesca a fondo e bolognese. In primavera, autunno e inverno, questo spot diventa meta di tanti appassionati che vogliono confrontarsi con prede interessanti, come spigole, pesci serra, orate, cefali e saraghi.
Stiamo parlando della foce del fiume Noce a Castrocucco di Maratea, località un po' più a Sud, al confine con la Calabria. Lo spot presenta una spiaggia ciottolosa, intervallata dalla foce del Noce che apporta un buon contributo d'acqua dolce, capace di avvicinare molti predatori (e non) alla costa.
Arrivarci è semplicissimo, basta infatti parcheggiare a Tortora Marina e raggiungere a piedi la foce del fiume oppure lasciare l'auto a Castrocucco e fare un po' più di strada con zaino in spalla e canne sotto il braccio. Le possibilità di pesca sono varie ma l'approccio migliore è duplice: pesca a fondo con terminali standard, dotati di piombo e svolazzo, oppure piombo a perdere e due braccioli.
In alternativa, per chi ama la bolognese, c'è la pesca a passare proprio in foce, dove le acque dolci si mescolano con quelle salate. Con le giuste condizioni di mare, le spigole saranno in caccia, e potranno regalare emozioni a chi saprà approfittare delle fasi di marea crescente e cadute barometriche.
Il viaggio nei migliori posti dove pescare in Basilicata si è concluso. Adesso spetta a voi andare a pesca e, chissà, catturare la preda dei vostri sogni!
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