Apertura della pesca alla trota. Tutto quello che devi sapere!
Ci sono due momenti importanti durante l'anno per il pescatore di trote. Il primo è la famigerata "apertura" mentre il secondo è conosciuto come la "chiusura". I termini sono molto comuni nel gergo alieutico ma, per chi non lo sapesse, per apertura si intende l'inizio della pesca alla trota mentre per chiusura si è soliti indicare l'ultimo giorno di pesca al salmonide.
La pesca alla trota nelle acque correnti come fiumi e torrenti, infatti, non è aperta tutto l'anno: il regolamento nazionale, con alcune deroghe a livello provinciale, prevede un periodo di fermo obbligatorio, che ha lo scopo di preservare la riproduzione dei pesci. Discorso a parte invece per la pesca nelle acque stagnanti, delle quali però non tratteremo in questo articolo.
Regole base per l'apertura della pesca alla trota: quando si pesca?
L'apertura è generalmente fissata all'ultima domenica di febbraio. Tuttavia vi sono alcune zone d'Italia in cui ci esistono alcune deroghe, che consentono l'apertura in periodi differenti. In Trentino, per esempio, la pesca alla trota nel fiume Adige apre in alcuni tratti già dal 1° di Gennaio, mentre nei tratti restanti e nei torrenti principali è consentito pescare dalla prima domenica di febbraio, che quest'anno è il 3 febbraio, oppure da quella successiva.
In Basilicata, per citare un altro caso, la pesca alla trota apre anch'essa il 3 febbraio. Ma in altre province e regioni d'Italia l'apertura è fissata al 24 febbraio 2019. Prima di affrontare i torrenti o i fiumi, occorre quindi assicurarsi che il regolamento non abbia subito modifiche; quindi una telefonata in associazione pescatori o all'ufficio caccia e pesca della provincia è fortemente consigliata. Qualora foste colti a pesca in periodo di divieto, vi sarebbe il rischio concreto di una sanzione pecuniaria ed anche la denuncia per bracconaggio. Fate attenzione!
Attenzione al regolamento per le zone no-kill o zone libere
Nel vademecum delle cose da sapere per l'apertura della pesca alla trota c'è spazio per un'altra attività di tipo informativo. Di anno in anno, le associazioni che gestiscono i diversi corsi d'acqua potrebbero effettuare cambiamenti nella regolamentazione, istituendo zone a prelievo nullo (non si possono trattenere pesci - si chiamano zone "no kill"), zone a prelievo regolamentato con libretto segnacatture, zone libere senza libretto segnacatture.
Prima di avventurarvi, informatevi in provincia o in associazione su quali documenti sono necessari oltre alla licenza di tipo B, oppure se basta esserne solo in possesso per pescare liberamemte. E, qualora fosse obbligatorio pagare una quota per il libretto segnacatture o permesso annuale, effettuate il versamento in tempi brevi, così da esser pronti per la tanto attesa apertura. Possono sembrare consigli banali ma non è raro incorrere in pescatori disorientati o improvvisati nel giorno fatidico: costituiscono un problema non solo per i pescatori in regola ma anche per le forze dell'ordine, che devono necessariamente effettuare salati verbali intensificando i controlli.
Come si pesca durante l'apertura?
Febbraio è uno dei mesi più freddi dell'anno. Anche in caso di temperature miracolosamente primaverili, l'acqua è sempre fredda perchè proviene da fonti sicuramente ricoperte di neve. Le trote selvatiche, ed anche quelle di semina, avranno un comportamento che è decisamente influenzato dalle condizioni dell'acqua. Non aspettiamoci pesce iperattivo, con guizzi, salti fuor d'acqua e partenze fulminee come avviene solitamente in estate.
D'inverno, durante l'apertura, le trote sono solite nascondersi tra i sassi e mantenersi ferme, con un atteggiamento apatico dovuto al metabolismo rallentato. Per carità, attaccano comunque le esche, ma occorre essere pazienti e ingolosirle pian piano, senza esagerare come si potrebbe fare invece in primavera o d'estate. Infine, non dimentichiamo che, sempre nei giorni dell'apertura, potrebbe far molto freddo, con nevicate in atto o appena terminate. Il torrente, quindi, andrebbe esplorato durante i cali di pressione, ovvero attimi in cui le trote mostrano maggiore appetito ed aggressività.
Consigli per l'apertura della pesca alla trota: al tocco con la teleregolabile
La tecnica principe dell'apertura è la pesca al tocco con la canna teleregolabile, da effettuarsi con esche naturali come camole e lombrichi. Per praticarla occorre dotarsi di una canna telescopica di almeno 5 metri, con 2 o più boccole, che consenta di pescare a più lunghezze, anche in ambienti angusti. Le lenze per la pesca al tocco sono principalmente due (escludendo altre varianti specifiche): pallettone o corona di pallini. Il pallettone non è altro che un piombo da 8/15 grammi che scorre sulla lenza madre, su cui poi va inserita una girella ed un terminale di 20/30 centimetri massimo con un amo del 6/8 specifico per la trota in torrente.
Pescando al tocco, andremo ad esplorare tutte le buche dove possono risiedere le trote. Ci muoveremo anche lungo correntine, raschi, con pendenze anche accentuate, sondando i punti in cui potrebbe esserci pesce, effettuando movimenti altalenanti, lenti e costanti. Quanto alle esche, quelle naturali hanno un'ottima resa durante l'apertura ma non consentono di praticare il no-kill: solitamente la trota ingoia l'amo in profondità, costringendo il pescatore alla soppressione del pesce o, al massimo, a rilasciarlo tagliando il terminale.
Consigli per l'apertura della pesca alla trota: peschiamo a spinning
Lo spinning è la seconda tecnica consigliata per l'apertura ma con alcune raccomandazioni. Pescare a spinning si può, non c'è alcun divieto. Tuttavia, essendo una tecnica di lanci e recuperi, lo spinning richiede una certa aggressività delle trote. I salmonidi, specie in apertura, sono lenti, con metabolismo dimezzato e non mostrano molto appetito. Quindi nessuna limitazione nel pescare a spinning, ma fatelo con i "motori al minimo" ovvero esche di piccola dimensione e recuperi lenti. Le esche più indicate per l'apertura sono i cucchiaini rotanti e le jig-head con vermi siliconici che imitano i lombrichi, preferibilmente "scented".
Tralasciando i cucchiaini rotanti (le varianti color ape e rosso/nero sono le più indicate), affrontiamo nel dettaglio le jig-head ed i vermi siliconici. Ne esistono alcune specifiche per la pesca a trota in torrente, dette anche "testine piombate". Hanno pesi da 1 a 2 grammi, con testa piombata inclusa nel corpo dell'amo, prima dell'occhiello. Su di esse vanno innescati vermi siliconici che simulano un lombrico, meglio se contenuti in boccette al cui interno è presente un liquido aromatizzante.
È tutto. Adesso non resta altro che preparare le attrezzature, informarsi sui regolamenti e... buona apertura a tutti!
Lascia un commento
Accedi per pubblicare commenti